DE NEXIBUS QUIBUS MUNDUS CAPITUR
DE NEXIBUS QUIBUS MUNDUS CAPITUR
delle connessioni da cui il mondo è catturato
L’installazione site specific vuole rappresentare il divario che si viene a creare tra l’estrema comodità a cui tutti, o quasi, gli appartenenti del Nord del mondo si sono abituati, cioè l’utilizzo di Internet, e l’enorme dispendio energetico che la Rete costa all’ambiente. L’Ademe, un istituto francese che si occupa di ambiente ed energia, ha infatti pubblicato dati alquanto allarmanti a questo proposito.
L’invio di una email da 1 Megabyte produce da sola circa 19 grammi di anidride carbonica. Bastano otto messaggi per produrre tanta anidride carbonica quanta quella di un’auto che fa un percorso di un chilometro. Se cento persone mandano trentatré messaggi email al giorno, alla fine dell’anno si saranno prodotte quasi 14 tonnellate di anidride carbonica, la stessa quantità che viene prodotta da un aereo che va e torna tredici volte da Parigi a New York.
Potrebbe sembrare un controsenso dire che le email inquinano, dato che non lasciano rifiuti tangibili, ma non è così. Infatti, le email non viaggiano nel vuoto, ma, per poter funzionare, i servizi di posta elettronica e i social networks utilizzano server, cioè potenti elaboratori con enormi capacità di salvare e ritrovare velocissimamente i dati.
E questi, per funzionare 24 ore su 24, hanno bisogno di energia elettrica. Inoltre, vanno raffreddati, con un ulteriore consumo di elettricità e risorse non rinnovabili. Ho quindi voluto “legare”, “cucire” la natura con tanti fili coloratissimi, esteticamente gradevoli, proprio per rappresentare quei bei threads che, però, sommandosi uno all’altro, ingabbiano il mondo, soffocandolo.
Tecnica:
Materiale:
Dimensioni:
Anno:
fili di lana, installazione site specific realizzata per Borderline Arte Festival 2023, V edizione, Varallo Sesia