SWEET HOMES
SWEET HOMES
Gli “edifici cuciti” del progetto SWEET HOMES sono nati dopo un viaggio nei Balcani, soprattutto attraverso Bosnia e Serbia, dove erano ancora visibili i danni della guerra.
Ho poi integrato questo ciclo con edifici della mia città e della provincia che avevano una storia molto particolare. Case “chiuse” che alludono ad una molteplicità di cause – sociali, politiche, di cronaca.
Svuotate dalla guerra, ma anche evocative di quegli ambiti istituzionali o prestigiosi inaccessibili ad artisti non già consolidati o affermati, oppure case che diventano prigioni per le regole dettate da società ottuse, misogine, patriarcali come quella che nell’800 non permetteva ad una donna di uscire da sola – realtà purtroppo che persiste tuttora in tante aree del mondo, in troppe culture.
Fondazione Materima
(2007) filo da sutura su fotografia stampata su tela, cm.30×30
Sweet homes Serbia
(2007) filo da sutura su fotografia, cm.30×30
Bovindo, dove ci si affacciava vestite come per uscire
(2007), filo da sutura su fotografia, cm.30×30